Cos’è la calandratura

Viene definita calandratura l’insieme delle operazioni di tipo industriali utili a realizzare la cosiddetta deformazione plastica di un materiale o prodotto. Lo scopo di questo processo è quello di conferire una curvatura o una forma complessa ad un materiale come la lamiera, plastica, carta, tessuti ecc. Il procedimento prende il nome dal macchinario che esegue l’operazione chiamato calandra. Quest’ultimo è costituito generalmente da tre rulli di materiale differente quale acciaio o ghisa. Essi sono disposti parallelamente tra loro a formare un triangolo isoscele quando si desidera conferire una forma cilindrica al materiale e non paralleli qualora si dovesse realizzare un oggetto di forma conica.

Quando si desidera eseguire una calandratura su una lamiera, il materiale verrà posizionato in modo tale che possa passare attraverso i primi due rulli e successivamente nella fessura tra il secondo e il terzo.

La prima curvatura che subisce il materiale viene definita raggiatura. La misura del raggio dipende dall’inclinazione dei primi due cilindri: tanto ampia è la distanza dei rulli quanto maggiore sarà la curvatura della lamiera e viceversa. Il movimento del materiale è determinato dalla rotazione del primo rullo motorizzato mentre, il secondo e il terzo si muovono indipendentemente e hanno una funzione di sostegno alla lamiera che li attraversa. Tuttavia la calandratura non avviene in un solo passaggio. Per conferire la forma desiderata al materia sono necessari numerosi passaggi durante i quali il macchinario viene opportunamente regolato in base al risultato che si desidera ottenere. L’utilizzo della calandra standard viene impiegata per la realizzazione di cosiddetti tubolari a raggio costante. Le calandre a controllo numerico (che permettono la costante regolazione del rullo durante il processo), invece, sono ideali per creare raggi di bassa curvatura, raggi ad ampia curvatura, tubazioni, tamburi, serbatoi, raggi variabili per la produzione di spirali serpentine, flange ecc… e raggi in salita ideali per le rotaie. I materiali inseriti all’interno della calandra possono ottenere uno spessore variabile da 3 millimetri a 180 millimetri. Questo dettaglio permette di realizzare una vasta gamma di prodotti industriali in base alle necessità progettuali. La calandratura tessile viene realizzata attraverso un’operazione a caldo mediante il mangano, definita finissaggio dei tessuti. L’operazione prende avvio con il passaggio della stoffa attraverso i pesanti rulli superiori che, per mezzo del calore e del loro peso comprimono il materiale. Questo permette di lisciare e lucidare il filato oppure di incidere un logo o una scritta grazie all’effetto marezzatura o goffratura quando il rullo presenta un icona a rilievo. Analogamente, per la calandratura della carta, è possibile ottenere un foglio liscio e lucido. Per quanto riguarda la plastica o la gomma, questi possono subire un procedimento di calandratura partendo dal materiale plastico allo stato non indurito oppure dalla mescola di gomma non vulcanizzata. Questo verrà fatto passare tra i primi due rulli che vengono azionati a bassa velocità al fine di realizzare lastre curvate dello spessore desiderato.

Il link di seguito riporta alcune aziende specializzate in calandratura.